martedì 4 dicembre 2007
S. Cacciamani, Psicologia per l’insegnamento, Carocci, Roma 2002.
A. Calvani, I nuovi media nella scuola, Carocci, Roma 1999.
A. Calvani- M. Rotta, Comunicazione e apprendimento in Internet, Erickson, Trento 1999.
J. Harmer, The Practice of English Language Teaching, Longman, 2007.
L. Rossi Holden, L’inglese trasversale-in un contesto europeo di comunicazione plurilingue, Tecnodid, Napoli, 2005.
Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione, La Nuova Italia, Milano, 2002.
Bibliografia area economico-turistica:
Cert (The State Tourism Training Agency), Tourism in Ireland, Gill and Macmillan, 2003.
R. Davidson, Travel and Tourism in Europe, Longman 2002.
G. Roggi-J. Picking, Going far-English for Tourist Industry, Franco Lucisano Editore , 2007.
mercoledì 28 novembre 2007
Riflessioni finali

La costruzione delle conoscenze attraverso attività di tipo cooperativo diviene una costruzione di gruppo, sociale, un processo di costruzione continua a più voci, che integra più punti di vista, pronta a rigenerarsi continuamente.
La tipologia di progetto sopra esposto sicuramente vuole evidenziare come si cerchi oggi di passare da una metodologia tradizionalmente frontale del percorso didattico a un tipo di metodologia quanto più varia negli input e quanto più flessibile e incline ai diversi stili apprenditivi dei discenti: oggigiorno in classe è necessario introdurre metodologie di tipo dialogico e induttivo, che rendano gli studenti i veri protagonisti dell’acquisizione delle conoscenze e non passivi ascoltatori di contenuti e ricettori di conoscenze meramente dichiarative; il docente o i docenti devono quindi essere attenti conoscitori di metodologie e strategie per mettere in atto processi didattico educativi multimodali e multidisciplinari a conferma che anche a scuola, in classe, il sapere è reticolare e non autoreferenziale.
Tecniche didattiche: brainstorming e cooperative learning
venerdì 23 novembre 2007
Strumenti didattici: approfondimenti
Se visitiamo diverse ambienti didattici, noteremo come ormai sia diffuso l'utilizzo di proiettori, lavagne interattive e computer con accesso costante e immediato ad Internet; se gli insegnanti vogliono che gli studenti ricerchino direttamente un'informazione fanno utilizzare agli stessi un motore di ricerca come Google e i risultati si possono mostrare su IWB (interactive white board). In altre realtà ci si basa sull'utilizzo essenzialmente di una lavagna, un videoproiettore e un registratore. In altre ancora si ha a disposizione solo una lavagna e del gesso.
Jill e Charles Hadfields rappresentano queste realtà con una piramide delle risorse tecnologiche a disposizione nel processo di apprendimento.
In una realtà caratterizzata dalla obsolescenza tecnologica essere privi di tali risorse può significare ostacolare l'ottimale processo di apprendimento delle lingue straniere. Credo sia necessario ricordare che spesso una delle risorse più importanti che abbiamo a disposizione è la realtà che ognuno degli studenti porta con sé, una ricchezza che deve essere sempre valorizzata al di là dei supporti tecnologici a disposizione.
I supporti didattici a disposizione oggigiorno sono notevoli; essi forniscono molteplici percorsi di ricerca e scoperta da parte del discente, tuttavia credo sia necessario sottolineare che gli stessi devono essere considerati strumenti di supporto all’apprendimento quali che siano le tecniche didattiche o le metodologie che come insegnanti abbiamo deciso di applicare in classe.
La lavagna luminosa (overhead projector-OHP)
Supporto tecnico di agevole uso, la lavagna luminosa può proiettare su lucidi praticamente qualsiasi materiale vogliamo illustrare alla classe; è dotata di un altissimo grado di versatilità: possiamo proiettare testi, esercizi grammaticali, immagini, diagrammi e gli stessi elaborati forniti dagli studenti. I lucidi possono essere stampati e fotocopiati. Una delle maggiori potenzialità della lavagna luminosa è che possiamo mostrare agli studenti solo una parte del percorso che vogliamo proporre e non l’intero lucido. Ad esempio, coprendo una parte del lucido con un pezzo di carta possiamo eliminare quello che gli studenti non devono leggere in quel momento, portandoli ad effettuare dei processi di inferenza. Potremmo avere ad esempio una serie di domande da una parte del lucido e le risposte dall’altra parte. Possiamo inoltre lavorare per livelli, sovrapponendo un lucido all’altro, in modo da costruire gradualmente una storia completa.
Lo strumento si presta anche a un tipo di attività cooperativa: possiamo posizionare sulla lavagna luminosa un testo con blanks da completare in modo che a turno gli studenti possano intervenire direttamente e scrivere a turno su lucido le parole mancanti. Alternativamente, gli studenti in un momento successivo alla discussione di gruppo, possono stendere una lista delle argomentazioni affrontate e mostrarle ai compagni nel momento in cui attuano la loro presentazione alla classe.
A mio parere le flip chart sono ottime in un paio di situazioni: nella prima, un insegnante o il cosiddetto portavoce o “group leader” scrive sulla flip chart e registra i punti che vengono individuati in relazione a una discussione; in ogni momento i partecipanti del gruppo possono intervenire e chiedere che vengano apportate modifiche a quanto scritto su flip chart. Ottimale sarebbe che ogni gruppo possedesse una propria flip chart; alla fine delle attività ogni partecipante può muoversi per l’aula e osservare i contributi registrati da ogni singolo gruppo. Le flip chart possono essere posizionate in diversi punti dell’aula ad indicare un diverso argomento o un diverso punto di vista espresso. Gli studenti possono quindi liberamente muoversi nell'aula e scrivere le proprie opinioni sia in accordo o in disaccordo o semplicemente farsi un’idea delle opinioni altrui.

Questa lavagna interattiva ha le stesse caratteristiche di un computer collegato ad un videoproiettore, ma anche degli ulteriori vantaggi: innanzitutto studenti e insegnanti possono scrivere sulla lavagna sulla quale, contemporaneamente vengono proiettate immagini o scritte, e naturalmente le si possono manipolare con l’uso di penne speciali oppure a mani nude, con il semplice tocco delle dita: la penna oppure il dito funziona come il mouse del computer. In secondo luogo, ciò che appare sulla lavagna( così come lo schermo di un computer) può essere salvato o stampato per essere riutilizzato. Vedendo in azione questo tipo di tecnologia si è immediatamente e positivamente impressionati dalla versatilità e dalla interattività dello strumento: la possibilità di muovere lettere, parole, frasi o immagini da una parte all’altra della lavagna con il semplice tocco delle dita è estremamente coinvolgente, soprattutto per gli apprendenti più giovani. Testi, grafica, funzionalità Internet materiali audio e video possono essere controllati dalla lavagna interattiva. Naturalmente uno dei motivi della sua lenta e ancora sporadica diffusione rispetto ai paesi del Centro e Nord Europa è dovuto probabilmente al costo e alle critiche che tendono a considerare l’utilizzo della IWB come una impostazione della lezione di tipo frontale e non centrata sul discente o su più discenti; a mio parere l’impostazione didattica in un percorso educativo dovrebbe prevedere diverse modalità di input e di strumentazione di supporto lasciando quanto più possibile ai discenti il ruolo di protagonisti, di veri e propri esploratori di nuove conoscenze e abilità linguistiche.
Webquest:
Un particolare attività basata sul project work che utilizza come risorsa per il recupero delle informazioni la rete; però anzichè avere gli studenti che cercano liberamente in Internet le informazioni, in un webquest l'insegnante ha già tracciato un percorso, basato su una breve contestualizzazione seguita dall'indicazione di link cliccabili da visitare al fine di completare una serie di attività o tasks.
mercoledì 21 novembre 2007
Cosa valutare?
domenica 18 novembre 2007

In un primo momento si è proposto una attività di listening attraverso l’ascolto di una registrazione audio di una conversazione tra un cliente e un consulente vacanza. L’esercizio consiste in una attività di fill in the blanks with the missing words (completamento delle battute mancanti nel corso dell'ascolto della attività di listening); gli studenti sono stati quindi chiamati a far ricorso a competenze sia di tipo linguistico, morfosintattico, lessicale ma anche a strategie di inferenza, per cogliere aspetti non strettamente linguistici legati al contesto di riferimento (l’agenzia di viaggi).
A seguire è stato richiesto agli studenti di lavorare a coppie svolgendo attività di role-play cercando di ricostruire un dialogo sulla base della seguente situazione: due amici discutono sulla tipologia di vacanza da preferire per un viaggio in Irlanda: fly and drive, vacanza studio, package tour, soggiorno in b & b, in hotel oppure in ostello. Il dialogo è stato preparato da ogni coppia e successivamente drammatizzato davanti alla classe: gli studenti sono stati in grado di esporre in maniera chiara la propria drammatizzazione, adducendo ragioni pro e contro un certo punto di vista e indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni: i punti salienti del discorso sono stati messi in evidenza e sostenuti con particolari pertinenti.
Successivamente ad ogni coppia di studenti è stato fornito del materiale autentico (leaflets, flyers e brochures) per drammatizzare una situazione agenziale tra un cliente e un operatore d’agenzia: attraverso l’utilizzo degli stessi materiali, delle conoscenze professionali e delle competenze linguistiche in lingua straniera si è cercato di rendere in maniera quanto più autentica e realistica la drammatizzazione in classe.
La fase finale della verifica si è chiusa con la stesura di una lettera commerciale, sulla base di un modello fornito con indicazioni precise di layout in cui si chiedeva agli studenti di inviare una richiesta di materiale informativo sulle manifestazioni estive all’Ufficio del Turismo di Dublino da parte di una agenzia italiana poiché alcuni clienti erano interessati a pianificare una vacanza in Irlanda.

Ogni gruppo ha presentato, mediante utilizzo di computer e videoproiettore, la propria attività in Power Point (5-8 slides per gruppo) alla classe in forma plenaria; l’esposizione è avvenuta in lingua straniera e prevedeva il commento da parte degli studenti delle slide proposte; gli altri gruppi ponevano domande e chiedevano chiarimenti qualora concetti o aspetti risultassero poco chiari o sconosciuti. Ad ogni studente è stata fornita una dispensa riassuntiva dei lavori svolti da parte di tutti i gruppi per la revisione personale.
lunedì 12 novembre 2007

Gli studenti sono stati suddivisi in 5 gruppi di 4 studenti per svolgere l’attività laboratoriale al computer. Ad ogni gruppo è stata fornita una mappa reticolare del progetto, sia in forma scritta, sia in forma grafica.
L’attività ha permesso di sviluppare un forte apprendimento cooperativo basato sulla tecnica del learning by doing al fine di ampliare e approfondire una delle aree della scheda del progetto. L’attività è stata ulteriormente guidata attraverso la consegna di un vero e proprio webquest da portare a termine entro la fine delle 4 h. laboratoriali. Nel corso delle stesse 4 h. gli studenti hanno redatto in Power Point una personale presentazione dell’area di loro interesse, avvalendosi di immagini e testi reperiti durante la loro attività di ricerca in Internet e nello svolgimento delle domande-quiz proposte dalla docente.
Il settore del turismo e dei trasporti abbraccia l’insieme delle relazioni che nascono per lo spostamento temporaneo delle persone. Per comprendere il fenomeno turistico e le sue diverse manifestazioni in una particolare nazione è necessario definire le coordinate del fenomeno attraverso la terminologia ufficiale del settore stabilita dall’organizzazione mondiale per il turismo(1): turismo internazionale inbound e outbound, turismo nazionale, domestico, outgoing, ecc. In relazione alla nazione Irlanda, per quanto riguarda l’ambito strettamente economico, lo sviluppo che l’ha caratterizzata a partire dagli anni ’90 sino ad oggi ha portato gli economisti a coniare l’espressione idiomatica di “celtic tiger" (2).
Il settore turistico stesso nella sua articolazione a livello nazionale ha portato al costituirsi nel 2003 dell’ Ente Nazionale per lo Sviluppo Turistico ( National Tourism Development Authority) (3) : nato dal precedente ente governativo di Stato denominato Bord Fáilte e dal Cert (Agenzia di Stato per la formazione turistica), l’Ente si occupa di accrescere il contributo del turismo all’economia facilitando lo sviluppo di imprese turistiche competitive.
Per quanto riguarda il settore trasporti, da e per l’Irlanda, (4) essi vengono assicurati soprattutto, dato il carattere insulare della nazione, attraverso una rete di aeroporti distribuiti su tutto il territorio: i principali sono Dublino, Cork, Shannon, Knock, Galway, Kerry e Donegal. La rete ferroviaria è poco sviluppata, se non nell’area suburbana di Dublino con un sistema ferroviario leggero denominato Dart.La conformazione frastagliata delle coste e l’esistenza di isole e penisole, ha portato allo sviluppo di compagnie di navigazione sia interne sia internazionali verso il Galles, l’Inghilterra, l’Isola di Man e la Francia. Il sistema di trasporto pubblico su gomma (Bus Eirann) è sviluppato da una fitta rete di servizi su tutto il territorio e molto utilizzato vista il non ottimale sviluppo della rete ferroviaria.
A livello nazionale (Repubblica d’Irlanda) vengono distinte 7 regioni dal punto di vista turistico: l’Irlanda del Nord-Ovest, l’Irlanda dell’Ovest, la regione dello Shannon,la regione del Sud-Ovest, il Sud-Est, la costa Est, la regione delle Midlands e l’area di Dublino (5).
A livello nazionale sono censiti approssimativamente 780 siti che rientrano a pieno titolo nei monumenti nazionali d’Irlanda (dimore storiche, parchi e giardini) e che sono gestiti e curati a livello statale (6). In particolar modo i castelli, riconosciuti quali monumenti nazionali, vedasi a tal proposito la regione dello Shannon con l’ottimo esempio di conservazione del Bunratty Castle (7) e del Folk National Park adiacente con un centro visitatori multimediale, contribuiscono alla ricostruzione della storia irlandese.
La letteratura irlandese è frutto della commistione tra mitologia pagana, forti tradizioni cristiane e un legame costante con la propria terra e il folklore (8): le leggende popolari, narrate ai turisti tutt’ora richiamano spesso l’attenzione a quello che è il simbolo magico d’Irlanda: il Leprechaun (9), un po’ folletto e un po’ gnomo. Sottofondo naturale delle tradizioni popolari è la musica irlandese (10) il flauto, il bodhran, le cornamuse, la chitarra, il banjo e le voci a cappella ( sean nós).
Il Museo Nazionale Irlandese (11) rende testimonianza delle tradizioni artistiche, della storia e del patrimonio archeologico irlandese: un’importante esposizione raccoglie i primi ornamenti dell’età del Bronzo, che fondono la tradizione celtica con quella cristiana sino ad arrivare alle produzioni del Medioevo. Del Museo fanno parte anche una sezione dedicata alla storia naturale e alla vita contadina.
Uno dei tesori più preziosi del Medioevo Irlandese è certamente il Book of Kells, conservato presso la Biblioteca del Trinity College di Dublino(12): risalente all’800 D.C. il manoscritto è uno dei più finemente decorati al mondo; al suo interno vi sono trascritti i 4 Vangeli in lingua latina.
Dublino(13), la capitale dell’Irlanda, è l’ unica vera grande città della Repubblica, con oltre 500.000 abitanti, sviluppata su di un insediamento vichingo ha un aspetto architettonico prevalentemente georgiano. I suoi legami con la letteratura sono ricchi tanto che nel 1991 è stato aperto un museo dedicato interamente agli scrittori irlandesi: il Dublin Writers Museum (14): al suo interno è ripercorsa la storia della letteratura irlandese e dei suoi principali esponenti: J Swift, G.B. Shaw, O. Wilde, J. Joyce. Cultura, tradizioni letterarie, folklore e divertimento prendono vita in quello che è il luogo per eccellenza della socialità e delle relazioni: il pub (15 )(16)
4) www.goireland.com
5) www.discoverireland.ie
6) http://www.heritageireland.ie/
7) www.shannonheritage.com/Bunratty_Day
8) http://www.irelandliteratureguide.com
9) www.irelandseye.com/animation/intro.html
10) http://www.irishmusic.com/
11) http://www.museum.ie
12) http://www.tcd.ie./info/trinity/bookofkells/
13) www.visitdublin.com/multimedia/dublinvideo/dublin.aspx (link al video della Capitale da proporre come primo approccio “multimediale” alla realtà dublinese agli studenti)
14) www.writersmuseum.com
15) http://www.davybyrnes.com/ (sito di un pub letterario dublinese, legato alla figura di James Joyce e alla sua opera “Gente di Dublino”)

In un secondo momento gli studenti e gli insegnanti si sono trasferiti in aula multimediale per assistere alla proiezione di un DVD fornito dall’Ente del Turismo Irlandese e destinato agli operatori turistici italiani. Il filmato della durata di 30 minuti, è corredato da riprese video, immagini, e solo in parte da testi (sottotitoli, descrizioni ecc.). Notevole è stato inoltre l'impatto delle musiche di sottofondo che spaziavano dai generi più tradizionali alle melodie pop e rock più recenti. Gli studenti hanno inoltre saputo riconoscere le località turistiche più famose e le band musicali: la scelta del video è stata supportata dall’intenzione di sollecitare un apprendimento di tipo multimodale (immagini, suoni, lingua scritta e orale); gli studenti hanno mostrato di saper comprendere i concetti fondamentali di discorsi formulati in lingua standard sia su su argomenti concreti, sia su argomenti astratti, in particolar modo hanno mostrato di comprendere la terminologia relativa al loro settore di specializzazione.
In un momento successivo alla prima visione del filmato, il docente di lingua inglese, coadiuvato dal lettore madrelingua di nazionalità irlandese, che ha saputo fornire inoltre un apporto personale e ancor più autentico all’attività, hanno proceduto alla verifica della comprensione del filmato attraverso domande specifiche (attività di scanning). Le risposte e i concetti chiave individuati dagli studenti sono stati riportati su flip chart a disposizione degli stessi in aula multimediale da parte della docente di lingua inglese che provvedeva a dare una forma grafica sistematica ai contenuti attraverso associogrammi. L’interazione con il parlante nativo non ha causato eccessivi sforzi per nessuna delle parti coinvolte; gli studenti esponevano con discreta chiarezza i propri punti di vista sostenendoli con opportune spiegazioni ed argomentazioni.

venerdì 9 novembre 2007
Lo sviluppo economico e turistico che ha caratterizzato l'Emerald Island negli ultimi anni ha permesso di ben coadiuvare componenti culturali, turistico-economiche e linguistiche nell’ambito del progetto sviluppato.
mercoledì 7 novembre 2007
Culture, Tourism and Development: il prodotto turistico Irlanda

Destinatari: classe IV Istituto Tecnico per il Turismo (n. 20 alunni).
Periodo di svolgimento: II quadrimestre (febbraio-marzo), immediatamente precedente al periodo di stage degli studenti in agenzia di viaggio.
Durata: 12 ore corrispondenti a 4 settimane di attività didattica.
PRE-REQUISITI:
Funzioni linguistiche: microlingua del turismo con particolare riferimento all’ambito dei prodotti turistici, semplici, complessi e isolati in relazione alla nazione presa in considerazione nell’ambito del progetto; capacità di formulare proposte e gestire negoziazioni e vendite in un rapporto consulente vacanze/cliente finale.
Conoscenze multimediali: conoscenza degli strumenti per la navigazione in rete, utilizzo di Word Processor per la stesura di elaborati e Power Point per la presentazione dei lavori di gruppo di fronte alla classe.
CONTENUTI:
Funzioni linguistiche: approfondimento delle strutture linguistiche inerenti il mondo turistico (declinate nello svolgimento delle diverse attività).
Lessico: terminologia inerente il settore turistico specifico della realtà irlandese (differenziate nelle sotto-categorie Transport, Accomodation and Travel).
Strutture grammaticali: non viene presentato nel corso del progetto nessun elemento o struttura grammaticale. La lingua diviene mezzo per trasmettere e gestire contenuti(lingua veicolare).
Conoscenze multimediali: approfondimento delle strategie di navigazione volte all’individuazione dei concetti chiave relativi alla nazione studiata su fonti documentali autentiche(siti ufficiali irlandesi). Ricerca di informazioni in rete sulla base di una mappa reticolare fornita dai docenti e da quesiti proposti ai discenti. Verifica della pertinenza delle informazioni reperite in rete e redazione di un documento Power Point per i lavori di gruppo.
OBIETTIVI:
Lo studente utilizza appropriatamente la terminologia del settore turistico in lingua straniera per spiegare fenomeni turistici e individuare aspetti rilevanti della nazione analizzata al fine di sviluppare un itinerario turistico da proporre a un potenziale cliente finale (conoscenze di civiltà irlandese e di tecnica turistica).
Lo studente utilizza in modo autonomo il programma di presentazione Powerpoint per organizzare le conoscenze acquisite e rielaborarle in modo personale per esporle alla classe e all’insegnante sotto forma di elaborato di gruppo.
Obiettivi formativi:
Sviluppare il pensiero associativo (brainstorming).
Sviluppare abilità di cooperazione tra gli alunni a fini progettuali.
Ampliare le conoscenze dichiarative di ogni studente (il sapere) permettendogli di acquisire una competenza socio-culturale e del settore specialistico di formazione attraverso il confronto fra culture. Approfondire le conoscenze di un paese diverso dalla Gran Bretagna permette infatti di individuare usi e costumi peculiari nell’ambito di una nazione caratterizzata da un intenso sviluppo turistico.
Obiettivi disciplinari trasversali:
Rinforzo di una metodologia di approccio alle problematiche, attraverso linguaggi, terminologie corrette, codici e strumenti interpretativi al fine di contribuire costantemente alla formazione di una responsabile coscienza professionale.
Fornire la capacità di cogliere le relazioni tra turismo e le altre realtà produttive.
Fornire la capacità di effettuare scelte significative in situazioni complesse.
Obiettivi linguistici:
Sviluppo di un sapere procedurale (saper fare-know how o abilità –skill) in una lingua straniera.
Potenziamento della propria competenza glottomatetica: il progetto diviene stimolo continuo alla riflessione metalinguistica e all’induzione.
Intervenire oralmente e interagire in piccoli gruppi su aspetti relativi al focus del progetto sviluppato.
Rinforzare le competenze sociolinguistiche declinate nella libera esposizione di pareri, opinioni, suggerimenti ai componenti del gruppo e alla classe.
Acquisire competenze e abilità nell’utilizzo consapevole e proficuo della Rete e sugli strumenti informatici più idonei per la produzione collaborativi e per la presentazione del progetto svolto in Power Point.
Metodo: comunicativo-induttivo
Strumenti: lavagna luminosa, flip-chart, materiale audiovisivo (DVD), proiettore, computer (Internet, Word, Power Point).
Ambienti: aula, sala multimediale, laboratorio di informatica.
Materiali: fotocopie, grafici, cartine geografiche, materiale autentico (leaflets, brochure, cataloghi, flyers, posters ecc.)