venerdì 23 novembre 2007

Strumenti didattici: approfondimenti

Se visitiamo diverse ambienti didattici, noteremo come ormai sia diffuso l'utilizzo di proiettori, lavagne interattive e computer con accesso costante e immediato ad Internet; se gli insegnanti vogliono che gli studenti ricerchino direttamente un'informazione fanno utilizzare agli stessi un motore di ricerca come Google e i risultati si possono mostrare su IWB (interactive white board). In altre realtà ci si basa sull'utilizzo essenzialmente di una lavagna, un videoproiettore e un registratore. In altre ancora si ha a disposizione solo una lavagna e del gesso.
Jill e Charles Hadfields rappresentano queste realtà con una piramide delle risorse tecnologiche a disposizione nel processo di apprendimento.


In una realtà caratterizzata dalla obsolescenza tecnologica essere privi di tali risorse può significare ostacolare l'ottimale processo di apprendimento delle lingue straniere. Credo sia necessario ricordare che spesso una delle risorse più importanti che abbiamo a disposizione è la realtà che ognuno degli studenti porta con sé, una ricchezza che deve essere sempre valorizzata al di là dei supporti tecnologici a disposizione.
I supporti didattici a disposizione oggigiorno sono notevoli; essi forniscono molteplici percorsi di ricerca e scoperta da parte del discente, tuttavia credo sia necessario sottolineare che gli stessi devono essere considerati strumenti di supporto all’apprendimento quali che siano le tecniche didattiche o le metodologie che come insegnanti abbiamo deciso di applicare in classe.
La lavagna luminosa (overhead projector-OHP)

Supporto tecnico di agevole uso, la lavagna luminosa può proiettare su lucidi praticamente qualsiasi materiale vogliamo illustrare alla classe; è dotata di un altissimo grado di versatilità: possiamo proiettare testi, esercizi grammaticali, immagini, diagrammi e gli stessi elaborati forniti dagli studenti. I lucidi possono essere stampati e fotocopiati. Una delle maggiori potenzialità della lavagna luminosa è che possiamo mostrare agli studenti solo una parte del percorso che vogliamo proporre e non l’intero lucido. Ad esempio, coprendo una parte del lucido con un pezzo di carta possiamo eliminare quello che gli studenti non devono leggere in quel momento, portandoli ad effettuare dei processi di inferenza. Potremmo avere ad esempio una serie di domande da una parte del lucido e le risposte dall’altra parte. Possiamo inoltre lavorare per livelli, sovrapponendo un lucido all’altro, in modo da costruire gradualmente una storia completa.
Lo strumento si presta anche a un tipo di attività cooperativa: possiamo posizionare sulla lavagna luminosa un testo con blanks da completare in modo che a turno gli studenti possano intervenire direttamente e scrivere a turno su lucido le parole mancanti. Alternativamente, gli studenti in un momento successivo alla discussione di gruppo, possono stendere una lista delle argomentazioni affrontate e mostrarle ai compagni nel momento in cui attuano la loro presentazione alla classe.

Utilissime per prendere appunti e note volanti nel corso di una discussione, per modificare e cambiare i punti (ordine di una discussione) e per il fatto che i singoli fogli possono essere strappati e tenuti come riferimento per riferimento futuro. Molte di queste qualità e tante altre possono essere naturalmente condivise dalla tecnologia informatica, ma le flip chart hanno molti vantaggi: sono trasportabili, economiche e non richiedono competenze tecniche che non sempre tutti noi insegnanti possediamo!
A mio parere le flip chart sono ottime in un paio di situazioni: nella prima, un insegnante o il cosiddetto portavoce o “group leader” scrive sulla flip chart e registra i punti che vengono individuati in relazione a una discussione; in ogni momento i partecipanti del gruppo possono intervenire e chiedere che vengano apportate modifiche a quanto scritto su flip chart. Ottimale sarebbe che ogni gruppo possedesse una propria flip chart; alla fine delle attività ogni partecipante può muoversi per l’aula e osservare i contributi registrati da ogni singolo gruppo. Le flip chart possono essere posizionate in diversi punti dell’aula ad indicare un diverso argomento o un diverso punto di vista espresso. Gli studenti possono quindi liberamente muoversi nell'aula e scrivere le proprie opinioni sia in accordo o in disaccordo o semplicemente farsi un’idea delle opinioni altrui.



Presentazioni basate sull’uso del computer
Il computer ha modificato il modo di presentazione dei lavori di gruppo. Grazie all’utilizzo di un computer e di un proiettore, tutto ciò che compare sul nostro computer, un’immagine, una cartina, un diagramma, possono essere mostrate all’intera classe. Power Point da la possibilità a noi insegnanti, ma anche agli stessi studenti, di presentare materiale di tipo visuale in modo dinamico e interessante. Le modalità di utilizzo più semplici di Power Point sono state usate e forse “abusate” (elenchi puntati o numerati di item) e sicuramente non rappresentano la modalità d’uso più efficace. Il software offre sicuramente opzioni più interessanti e forse spesso sconosciute: mescolare testi, elementi visivi con tracce audio e video, oltre ad effetti di dissolvimento di immagini, e integrazioni di musica, testo e e film che vengono integrati nella presentazione. Non vi è dubbio che questa multimodalità di presentazione è di gran lunga più efficace delle modalità più tradizionali.

Le ultime glottotecnologie...
Ritengo opportuno a questo punto inserire alcune riflessioni su un supporto tecnologico per l’ apprendimento in generale che è presente solo da pochi anni in ambienti di tipo apprenditivo e che non ha ancora visto la sua comparsa, se non sporadicamente, nelle realtà didattiche italiane. Si tratta della IWB, interactive white board.

Questa lavagna interattiva ha le stesse caratteristiche di un computer collegato ad un videoproiettore, ma anche degli ulteriori vantaggi: innanzitutto studenti e insegnanti possono scrivere sulla lavagna sulla quale, contemporaneamente vengono proiettate immagini o scritte, e naturalmente le si possono manipolare con l’uso di penne speciali oppure a mani nude, con il semplice tocco delle dita: la penna oppure il dito funziona come il mouse del computer. In secondo luogo, ciò che appare sulla lavagna( così come lo schermo di un computer) può essere salvato o stampato per essere riutilizzato. Vedendo in azione questo tipo di tecnologia si è immediatamente e positivamente impressionati dalla versatilità e dalla interattività dello strumento: la possibilità di muovere lettere, parole, frasi o immagini da una parte all’altra della lavagna con il semplice tocco delle dita è estremamente coinvolgente, soprattutto per gli apprendenti più giovani. Testi, grafica, funzionalità Internet materiali audio e video possono essere controllati dalla lavagna interattiva. Naturalmente uno dei motivi della sua lenta e ancora sporadica diffusione rispetto ai paesi del Centro e Nord Europa è dovuto probabilmente al costo e alle critiche che tendono a considerare l’utilizzo della IWB come una impostazione della lezione di tipo frontale e non centrata sul discente o su più discenti; a mio parere l’impostazione didattica in un percorso educativo dovrebbe prevedere diverse modalità di input e di strumentazione di supporto lasciando quanto più possibile ai discenti il ruolo di protagonisti, di veri e propri esploratori di nuove conoscenze e abilità linguistiche.

Webquest:

Un particolare attività basata sul project work che utilizza come risorsa per il recupero delle informazioni la rete; però anzichè avere gli studenti che cercano liberamente in Internet le informazioni, in un webquest l'insegnante ha già tracciato un percorso, basato su una breve contestualizzazione seguita dall'indicazione di link cliccabili da visitare al fine di completare una serie di attività o tasks.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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