Il brainstorming è una tecnica che stimola la creatività di gruppo per far emergere idee, associazioni o eventualmente risoluzioni di un problema.
Credo sia necessario sottolineare come la perfetta realizzazione di una attività di brainstorming avvenga in un ambiente, sia esso un microgruppo o la classe, in cui ognuno si senta quanto più libero di esprimersi liberamente e senza vincoli di sorta in termini ideativi e associativi. Non vi è valutazione o censura da parte né dei pari ne del docente; tale pratica è sicuramente consigliabile in tutte quelle situazioni che richiedono un primo approccio ad un problema o ad una situazione da analizzare.
In ambito linguistico il brain storming attiva nei discenti conoscenze pregresse sia in termini di contenuti che in termini formali (personal and content schemata), nonché motiva e sicuramente stimola la curiosità degli studenti stessi nei confronti di un primo approccio a una tematica.
Il cooperative learning utilizza il gruppo come nucleo centrale delle attività svolte, si configura come un arcipelago di proposte in cui le componenti fondamentali si possono individuare nella:
interdipendenza positiva: non può esistere successo individuale senza un successo collettivo.
Responsabilità individuale: ogni studente è responsabile di una parte del lavoro complessivo del gruppo.
Interazione costruttiva diretta e uso di abilità sociali: gli studenti si devono scambiare aiuto reciproco e incoraggiamento.
Per lavorare in gruppo ogni studente deve possedere abilità sociali del tipo: guidare il gruppo, prendere decisioni, favorire la partecipazione e la cooperazione, ecc.;
valutazione del gruppo: il gruppo valuta il lavoro svolto, esamina le strategie utilizzate e riflette, attraverso l’intermediazione dell’insegnante su come può essere ulteriormente elaborato o migliorato.
Gestire un gruppo di lavoro in ambito didattico non è cosa semplice: è necessario innanzitutto formare un gruppo omogeneo per abilità: gli studenti più abili possono dare un aiuto a quelli meno sciolti e preparati in modo da ottenere notevoli risultati in termini di coesione del gruppo stesso.
Credo sia importante, a questo punto, prima di procedere all'attività vera e propria, costruire un momento di coinvolgimento ed istruzione a inizio attività: in questo modo gli studenti saranno più entusiasti rispetto all'attività che andranno a svolgere e avranno un'idea più chiara di quello che andranno a fare e secondo quali tempistiche e modalità. Alcune volte ce ne dimentichiamo, ma sarà sempre necessario fornire agli studenti una dimostrazione pratica delle attività da svolgere, a meno che essa sia assolutamente familiare.
Il successo di una attività di gruppo è sicuramente aiutato dal fatto di dare agli studenti un tempo entro il quale l'attività dovrebbe concludersi in modo da fornire una cornice di riferimento.
Durante l'attività è necessario tenere sott'occhio come si sta procedendo nell'attività dei diversi gruppi; spesso si fa riferimento all'attività di monitoring o monitoraggio; secondo questa tecnica ci si muove nella classe ascoltando l'attività dei diversi gruppi o delle coppie di studenti al fine di aiutarli oppure per raccogliere spunti o semplicemente prendere nota di alcune difficoltà o particolarità che potranno essere discusse successivamente di fronte alla classe.
Le attività di gruppo ci permettono inoltre di monitorare e supportare in modo più diretto e specifico studenti che pensiamo possano beneficiare di un nostro intervento diretto, soprattutto in forma più riservata, vale a dire non di fronte a tutta la classe.
In una fase successiva all'attività di gruppo è necessario organizzare una forma di feedback: ad esempio potrebbe essere utile far discutere gli studenti in plenaria su cosa è accaduto durante l'attività di gruppo e aggiungere le nostre riflessioni e correzioni.
Naturalmente spesso possono sorgere delle problematiche, che nei limiti del possibile dovrebbero esssere anticipate; una di queste può essere data dai gruppi più veloci che concludono prima degli altri la loro attività. Una soluzione ottimale potrebbe essere quella di fornire ai soggetti più abili e veloci delle estensioni delle attività svolte in gruppo oppure attività collaterali nelle quali i gruppi oppure delle copie possono essere coinvolte. Indicativamente quando circa i 3/4 della classe ha concluso l'attività potremmo interrompere i lavori e procedere con la fase di controllo e di feedback.
E' necessario che la composizione del gruppo possa variare periodicamente, in modo che tutti i membri del gruppo stesso possano trarre il massimo dalla attività.
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